Negli ultimi mesi, l’industria cartaria in Italia sta vivendo una situazione difficile quanto paradossale.
Molte aziende si ritrovano a un passo dalla decisione di chiudere i battenti – almeno temporaneamente – non per la mancanza di domanda, e quindi di ordinazioni, ma per i rincari energetici e in particolare dei costi del gas, che nel 2022 hanno raggiunto proporzioni eccezionali.
Il settore cartario e cartotecnico ha saputo tenere alta la testa nonostante il brutto colpo assestato dalla pandemia. Infatti, nel 2021 ha registrato una produzione di 9,6 milioni di tonnellate e un fatturato di 8,2 miliardi di euro – dei quali 4,1 realizzati grazie alle esportazioni.
Ma stiamo comunque parlando di un settore altamente energivoro. Siamo in un periodo storico in cui le rinnovabili stanno prendendo sempre più piede, ma ancora non hanno un’efficienza tale da coprire la maggior parte dei costi energetici.
Ecco perché le imprese che lavorano la carta fanno ancora molto affidamento sul gas naturale.
La crisi scatenata dalla guerra russo-ucraina ha generato importanti incrementi dei costi per tutte le aziende.
A fine agosto si è registrato, per l’Italia, un prezzo medio del gas di circa 718 euro/MWh, contro una media di 52 euro/MWh nel 2019.
Dovendo necessariamente includere i costi energetici nel prezzo della carta, quest’ultima ormai si può pagare anche 1000 euro a tonnellata, con un forte aumento rispetto al periodo ante guerra.
Viceversa, i vertici di aziende grandi e piccole hanno visto affacciarsi il problema spinoso del rinnovo dei contratti di fornitura per il gas.
Questo è un effetto a cascata che si propaga fino al consumatore finale, il quale acquista prodotti in confezioni di cartone, espositori, libri, giornali e riviste, e vede moltiplicarsi il denaro speso e aumentare i tempi di approvvigionamento.
Nonostante le difficoltà, noi di Schiassi continuiamo a esserci
Nessuna declinazione della produzione cartaria è stata risparmiata dagli aumenti, ma la situazione al momento sembra essere stabile.
Non è possibile prevedere cosa accadrà in futuro ma abbiamo una sola certezza, fornita dal nostro modo di agire.
L’intera nostra attività ruota intorno al perno dell’economia circolare.
Da molti anni, ormai, lavoriamo per ottimizzare il processo e ridurre gli sprechi energetici e gli scarti di lavorazione.
Abbiamo progettato imballaggi con un tempo di approvvigionamento più rapido rispetto al cartone tradizionale.
Abbiamo pensato e reso disponibili delle scatole riutilizzabili per offrire ai nostri clienti un valore aggiunto.
Continuare ad esserci sarà sempre la nostra risposta di fronte a qualsiasi complicanza o rivoluzione esterna.
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