Resistenza agli urti, all’impilamento, all’umidità.
Capacità di sostenere merci dal peso importante.
Stampe perfette con colori vividi, logo e informazioni perfettamente leggibili.
Sono molte e variabili le esigenze dell’azienda che ha bisogno di imballaggi.
Altrettante le tipologie di cartone che il mercato promuove e mette a disposizione.
Sì, il cartone: il principe degli imballaggi, più economico delle casse in legno, più sostenibile e riciclabile della plastica.
Sapersi orientare nella scelta del giusto cartone per le proprie merci è la differenza tra il fallimento e una spedizione perfettamente riuscita, un’ottima presentazione visiva del brand e tutto ciò che l’azienda interpreta come successo.
Tipologie di Cartone
Fatta questa doverosa premessa, come orientarsi verso il cartone più adatto alle proprie esigenze?
Una domanda importante a cui conviene rispondere per gradi, partendo dal macro mondo del cartone ondulato per poi addentrarsi nei particolari.
Cartone Ondulato
Il cartone ondulato è il protagonista del settore imballaggi, la prima immagine che viene in mente quando si pensa al confezionamento delle merci.
Nella sua forma basica è composto da un foglio di carta ondulata racchiuso entro due superfici di carta piana, dette copertine.
Si tratta di una combinazione vincente che conferisce alla scatola rigidità e resistenza, aspetti fondamentali per lo stoccaggio e il trasporto dei prodotti.
Ciò che rende affascinante il cartone ondulato (e lo diciamo a costo di apparire fin troppo innamorati del nostro mestiere) è che si possono decidere a tavolino le prestazioni di una scatola in base alle caratteristiche delle singole carte che la compongono.
Per esempio, le carte da copertina possono essere dell’iconico marrone avana oppure bianche: dipende se il brand vuole privilegiare la qualità della stampa oppure la funzionalità dell’imballo.
La carta da copertina, sia avana che bianca, può essere poi suddivisa in diversi tipi, secondo proprietà meccaniche decrescenti:
- Kraft, una carta molto resistente alla trazione, allo strappo e all’umidità, prodotta con pura polpa di cellulosa. Ideale come supporto di stampa.
- Liner, carta con buone proprietà meccaniche prodotta con materie fibrose;
- Test, carta tutto sommato con caratteristiche discrete, prodotta anch’essa con materie fibrose, presenta numerose impurità ed è sconsigliata come supporto di stampa
- Camoscio, carta agli antipodi rispetto alla Kraft poiché dotata di scarsa resistenza; si ottiene da materie di recupero.
Anche le carte usate per l’onda interna possono essere ripartite secondo le loro caratteristiche meccaniche:
- Semichimica Scandinava, carta dalle proprietà elevate realizzata con pasta semichimica di latifoglia (misura minima del 65%);
- Semichimica, simile alla precedente;
- Uso Semichimica, carta con caratteristiche ottime prodotta con paste meccaniche o semichimiche e/o pasta di recupero;
- Medium, come suggerisce il nome una carta nella media, ottenuta con pasta di carta da recupero e/o paste meccaniche o semichimiche;
- Fluting, onda interna con scarse caratteristiche meccaniche prodotta solamente con pasta di recupero.
Oltre alla suddivisione fatta qui sopra, per ogni tipo di carta c’è un ulteriore distinguo in base alla grammatura, ossia il peso (espresso in grammi) di un metro quadrato di carta.
Il che significa, ad esempio, che una carta Kraft Avana da 200 g/m2 avrà caratteristiche meccaniche ben superiori rispetto a una Kraft Avana da 60 g/m2.
In sostanza questo è ciò che ti serve sapere sul cartone ondulato basic, con due copertine e un’onda interna standard.
Peraltro, sul mercato degli imballaggi esistono delle varianti più elaborate, nate per risolvere meglio certi problemi che possono presentarsi nella movimentazione/ stoccaggio e vendita delle merci: il cartone a microonda, a doppia onda e a tripla onda.
Cartone a Due Onde
Il cartone a doppia onda si distingue dal classico cartone ondulato per la presenza di un foglio teso tra l’onda esterna e l’onda interna.
La presenza di ben due strati di carta ondulata rende questo materiale ottimo per imballi che devono coniugare una lunga vita media e caratteristiche qualitative di alto livello, come la resistenza ai carichi pesanti.
Interessante il fatto che l’onda esterna e l’onda interna non necessariamente devono essere uguali.
Esistono infatti diverse tipologie di carta ondulata, suddivise nel modo seguente:
- alta (K): altezza minima dell’onda mm 5,0;
- alta (A) : altezza minima 4,5 mm;
- bassa (B): altezza minima 2,5 mm;
- media (C): altezza minima 3,5 mm;
- microonda (E): altezza minima 1,2 mm;
- microonda (F): onda altezza minima 0,5 mm.
Le combinazioni di carta ondulata più comuni negli imballi sono:
- combinazione Bassa/Alta (BA): altezza minima dell’onda 7,0 mm;
- combinazione Bassa/Media (BC): altezza minima 6,0 mm;
- combinazione Microonda/Bassa (EB): altezza minima 3,7 mm.
Cartone a Tre Onde
Il cartone a tripla onda, come suggerisce il nome, contiene fra le copertine tre fogli di carta ondulata separati da due fogli tesi.
È un cartone estremamente robusto, sia agli urti, che possono essere causati dal movimento delle scatole durante il trasporto, sia a condizioni particolari come l’aria salata e/o l’umidità elevata.
Tuttavia viene utilizzato in poche occasioni, rispetto alle tipologie viste fino adesso.
Cartone a Microonda
Nella suddivisione fatta qui sopra all’interno del macro insieme carta ondulata avrai notato la dicitura “microonda”.
Il cartone a microonda, come il cartone ondulato basic, è costituito da un’onda interna racchiusa tra due copertine; l’unica differenza è l’altezza dell’onda, che spazia da un massimo di 1,2 mm a un minimo di 0,5 mm.
La microonda offre un vantaggio intrinseco a chi la sceglie per i propri imballaggi.
Difatti, essendo le onde molto basse e vicine tra loro, la copertina esterna sostenuta dalle onde stesse risulta molto più liscia: il che rende il cartone a microonda perfetto per la stampa.
Specificità Tecniche
La scelta del giusto tipo di cartone per le tue necessità deve sempre includere la personalizzazione, perché nulla va lasciato al caso.
Esistono delle tecnologie che analizzano determinati parametri sui campioni di cartone ondulato, fondamentali per progettare una scatola in maniera corretta.
Esempi sono le prove di resistenza alla compressione e allo scoppio, e l’assorbimento dell’acqua.
Altra caratteristica specifica da non sottovalutare è l’aspetto della sostenibilità ambientale del cartone ondulato, specialmente se un’azienda vuole presentarsi ai suoi clienti ideali come un brand green, attento all’ecologia.
Resistenza alla Compressione
Testare la resistenza alla compressione previene la scelta di una materia prima inadeguata e dunque problemi come il collassamento degli imballi durante l’utilizzo o il trascorso.
Di solito il cartone viene sottoposto a due prove:
- ECT, Edge Compression Test. Si effettua una prova di compressione su una striscia di cartone ondulato. Il dato, espresso in kN/m, è correlato con la resistenza all’impilamento degli imballaggi;
- BCT, Box Compression Test. Qui si testa la resistenza allo schiacciamento della scatola nel suo complesso. Il dato è interdipendente al risultato dell’ECT.
Come si comportano le tipologie di cartone ondulato presentate prima quando sottoposte a test?
- Quando è presente l’onda alta si può stare certi che l’imballaggio avrà un’ottima resistenza alla compressione verticale e un buon potere ammortizzante. Viceversa, ha una resistenza minore alla compressione in piano;
- l’onda media garantisce una buona resistenza sia alla compressione verticale che a quella in piano;
- l’onda bassa favorisce la resistenza alla compressione in piano, tuttavia il suo spessore ridotto la rende poco adatta a sopportare la compressione verticale;
- la microonda ha delle caratteristiche tali che raramente viene impiegata da sola; quasi sempre in combinazione con l’onda bassa.
Resistenza allo scoppio
Questa prova misura la resistenza alla perforazione del cartone quando si esercita una pressione (espressa in kPa) in senso perpendicolare alla sua superficie.
Assorbimento dell’acqua
Dato espresso in g/m2, questo test misura la quantità di acqua distillata che viene assorbita da un determinato cartone sottoposto ad una pressione di colonna d’acqua di 1 cm in un preciso intervallo di tempo.
È una prova molto importante quando gli imballaggi devono essere conservati in ambienti umidi o nelle celle frigorifere, ma anche quando è richiesta la stampa del cartone ondulato, visto che la flessografica utilizza colori a base acquosa.
Sostenibilità Ambientale
La sostenibilità ambientale passa da:
- una progettazione oculata del sistema di produzione;
- dall’uso di collanti naturali (derivati da fecola o amidi di mais) per tenere insieme le due copertine e la carta ondulata;
- ma soprattutto dall’origine della materia prima che compone il cartone ondulato.
Cartone riciclato e riciclabile
Il cartone può essere riciclato o riciclabile: vediamo più nel dettaglio la differenza tra i due.
Il cartone riciclato viene prodotto dai maceri di carta già utilizzata e raccolta tramite la differenziata.
Con questo sistema si riesce, partendo dalla fibra del rifiuto cartaceo, a trasformare circa il 95% del macero in nuova carta, risparmiando energia, acqua e legname.
Il cartone riciclabile, invece, si ottiene a partire dalla cellulosa vergine degli alberi.
Per ottenere questa denominazione deve essere prodotta riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente.
Può essere riciclato fino a 7 volte: non oltre perché, dopo le fibre di cellulosa si accorciano e si indeboliscono riducendo la resa del cartone.
Il tema della riciclabilità si allaccia alla perfezione a quello della gestione responsabile delle foreste, e quindi delle certificazioni ambientali.
Certificazioni ambientali
Tra le certificazioni più importanti che attestano l’origine sostenibile della materia prima ci sono la FSC e la PEFC.
FSC (Forest Stewardship Council) è una certificazione indipendente e di portata internazionale, fornita da un Ente accreditato, specifica per il settore forestale e i prodotti che dalle foreste derivano, come carta e cartone.
Si contrappone alla deforestazione (con annesso impoverimento del suolo), il degrado forestale e il disboscamento illegale dei polmoni verdi della Terra.
PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) è un’organizzazione internazionale, non governativa, senza scopo di lucro, la quale promuove una gestione sostenibile delle foreste attraverso una certificazione indipendente di terza parte.
Lavora con organizzazioni nazionali, analizzando il contesto specifico di ogni Paese, per la promozione di una gestione forestale responsabile e attiva.
Applicazioni Specifiche
Ora che abbiamo capito le differenze fra le varie tipologie di cartone siamo pronti per conoscerne le applicazioni in base allo scopo dell’azienda.
Cartone per Imballaggi Pesanti
Le scatole destinate all’imballaggio di prodotti pesanti devono prima di tutto sostenere il proprio carico; e in secondo luogo devono resistere alla deformazione e agli urti provenienti dalle sollecitazioni esterne.
Sono le merci che fanno girare i settori industriali, e dunque il mercato del B2B.
Un’azienda che ha ben presenti queste esigenze difficilmente sceglierà il classico cartone a singola onda, che piuttosto è adatto a contenere documenti e per le operazioni di stoccaggio di merci più leggere.
Le opzioni più corrette sono il cartone a doppia onda e a tripla onda (sebbene quest’ultimo sia molto meno utilizzato per il suo costo elevato)
Cartone per Imballaggi Leggeri
Gli imballaggi leggeri vengono impiegati nella vendita al dettaglio e nell’e-commerce, dove c’è bisogno di catturare l’attenzione e scatenare la fantasia del consumatore per emergere.
È qui che un aspetto come la personalizzazione diventa irrinunciabile e il cartone a microonda diventa la primadonna del palcoscenico.
Questa tipologia di cartone, grazie all’altezza minuta dell’onda interna, ha una superficie liscia perfetta per una stampa elaborata, esattamente quello che ci vuole per conquistare il cliente finale.
L’unico difetto è la sua scarsa resistenza, per questo di solito si utilizza nella combinazione E/B: microonda/onda bassa, per ottenere un’ottima resa grafica ed elevata capacità di carico insieme.
Conclusione
Quando si parla di cartone, di solito si tende a considerarlo come una cosa unica, monolitica.
In questo articolo abbiamo visto, invece, quante distinzioni ci siamo all’interno del macro mondo del cartone ondulato e di quanto sia personalizzabile sulla base delle esigenze del singolo brand, cambiando la combinazione copertine/onda interna e la grammatura del cartone stesso.
Se cerchi degli imballi in cartone che siano davvero su misura dei tuoi prodotti, Scatolificio Schiassi presente.
Siamo un’azienda certificata FSC. Grazie al nostro laboratorio – SchiassiLab – facciamo germinare le idee e creiamo novità.