Settembre è stato un mese importante per la nostra azienda.
Siamo tornati con il nostro stand a Farete, la grande fiera di Confindustria Emilia, ed è stato anche il mese del 70° compleanno di Schiassi, che abbiamo celebrato con una bellissima festa insieme a tutti i nostri collaboratori.
Forse il modo migliore di fare un bilancio di questi primi 70 anni è guardare con orgoglio al passato, in maniera pragmatica al presente e con audacia al futuro.
La storia di Schiassi: dal legno alle scatole di cartone
L’impresa è nata nel 1952, in un’epoca diversa e in un’Italia diversa. Quando il fondatore Giuseppe Schiassi aprì i battenti dell’azienda, produrre imballaggi significava assemblare scatole di legno.
Nell’intento di offrire il miglior prodotto sul mercato, queste scatole non potevano essere fatte di legno qualsiasi. Per procurarsi il legno giusto, Giuseppe si spostava spesso dal cuore di Bologna fino in Trentino.
Poi è arrivata la rivoluzione del cartone ondulato negli anni ‘70.
Il passaggio dal legno a un suo derivato, la cellulosa.
Quello era ancora un momento storico in cui non era chiaro il legame tra produzione industriale e impatto ambientale. Era comune prestare poca attenzione agli sprechi e si faceva largo uso di poliestere per i riempitivi.
Nel passaggio dalla prima fino all’attuale terza generazione di Schiassi è cresciuta la consapevolezza che si dovesse invertire questo sistema, e fare in modo che fossero l’ecologia e l’economia sostenibile a suggerire nuove strategie produttive.
Anche se sembra strano discutere di innovare una scatola di cartone, in quella scatola possiamo identificare un mondo di dettagli: la provenienza del cartone, le colle e gli inchiostri impiegati, la struttura del cartone stesso.
I nostri clienti ci scelgono per il packaging proveniente da fonti riciclabili e riciclate, o di cartone certificato Fsc.
Ma anche per l’uso di colle a base vegetale e di inchiostri ad acqua per la stampa flexografica.
Un cartone resistente ai lunghi viaggi, ma più leggero e adatto a risparmiare spazio nei magazzini.
E perché no, anche riutilizzabile. Oltre agli imballaggi tradizionali abbiamo ideato anche le RE-BOX, cioè scatole che possono essere riutilizzate più volte grazie all’accessorio VELCRO®Brand.
Sarà controproducente per uno scatolificio ridurre la produzione di scatole?
No, se lo scopo finale è offrire un valore aggiunto ai propri clienti.
Così facendo, aiutiamo le aziende a risparmiare sui costi di acquisto e smaltimento del cartone ondulato.
È sbagliato pensare che sia la quantità della produzione a fare il successo duraturo di un’impresa. La differenza la fa la qualità, che si ottiene investendo su ricerca e progettazione.
Investimento che ci ha condotto, nel periodo più recente, ad entrare con successo anche nel mondo degli espositori, ormai non più prerogativa dei grossi gruppi industriali, ma parte della strategia di vendita nei piccoli negozi.
Il cartone ondulato vuol dire innovazione
Il futuro per noi è, da una parte, portare avanti l’impegno a escludere i derivati della plastica dal nostro lavoro, adottando soluzioni alternative per bloccare il contenuto delle scatole senza usare riempitivi inquinanti.
Al tempo stesso, vogliamo ottenere scatole sempre più intelligenti, che siano in grado, grazie a codici di lettura e microchip, di fornire i dettagli del percorso e delle condizioni attraversate.
Rendere una scatola di cartone un contenitore di preziose informazioni, oltre che di merci.
D’altronde, crescere significa diventare ogni giorno sempre più simili a sé stessi. Nel nostro caso, crescere ha voluto dire assecondare un costante desiderio di rinnovarsi, qualità indispensabile per uscire forti da qualunque momento difficile.
Per noi di Schiassi il cartone è una cosa seria: ogni giorno cerchiamo di coniugare la massima performance con la creatività e personalizzazione. Per maggiori dettagli sui nostri servizi, non ti resta che contattarci.